5 aprile 2011

Scrivono vari 06.04.2011


 

Scrive Emilio Vimercati a Giuseppe Vasta – Sulla faccenda dei grattacieli FS sono d’accordo con Giuseppe Vasta, che descrive fatti del tutto condivisibili. Conservo il ritaglio di giornale del 23 settembre 2003 di Repubblica con il bando in cui si annuncia che “FERSERVIZI vende a Milano 58.500 mq di slp” con le foto dei due grattacieli progettati da Lazzari (ex moglie di Li Calzi) e Perrotta. Conservo il successivo articolo di LBG del 30 settembre 2003 sempre su Repubblica che spiega i retroscena. Ne presi spunto per far presentare da consiglieri di minoranza una interrogazione alla quale l’allora assessore Verga rispondeva (ho la copia): “Non è pervenuta alcuna richiesta allo scrivente settore e comunque se così fosse lo stesso dovrà essere subordinato a tre condizioni: verifica compatibilità urbanistica, pagamento degli oneri urbanizzativi, corresponsione degli standard urbanistici anche monetizzati.” Il cambio da uffici pubblici a privati è avvenuto come di rito senza oneri, senza cessione di aree a standard, senza bonifica e naturalmente senza licenze edilizie. Aggiungo che il De Mico, quello delle carceri d’oro volute dal ministro Nicolazzi, nello scambio doveva cedere 300 alloggi in via Guerzoni per edilizia popolare. Sono stati retrocessi a FS a compensare, con la scusa della necessità di chiuderli, vecchi contenziosi su aree di frangia. Evviva.



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