29 marzo 2011

PGT: UNA MINIERA PER AVVOCATI


Non si finisce mai di stupirsi della spudoratezza con cui l’assessore Masseroli tenta ogni volta di trasformare qualche losco insuccesso in una strabiliante avventura. L’ultima è quella delle due torri delle Ferrovie a Garibaldi, vicenda quanto mai negativa di cui però, chissà perché, riesce addirittura a vantarsi. Dunque riassumiamo: a metà circa degli anni ’80 le Ferrovie riescono con una deroga al Piano Regolatore a costruire due grattacieli sopra la stazione Garibaldi. Il motivo della deroga è la prevalenza delle necessità dello Stato sulle normative urbanistiche comunali: le torri sono indispensabili per il funzionamento delle ferrovie, e quindi si costruiscono lo stesso, in barba a qualunque regola.

Ma tanto indispensabili evidentemente non erano, se qualche anno dopo restano vuote. A questo punto le Ferrovie le mettono all’asta e nel bando si precisa che, essendo state costruite in deroga solo per funzioni pubbliche, solo funzioni pubbliche ci potranno stare. L’asta viene vinta da Beni Stabili, che dopo averle comprate come funzione pubblica (e al prezzo di una funzione pubblica) scopre improvvisamente che gli converrebbe di più usarle come uffici privati. E ci credo: il valore diventa quasi il doppio – e si parla di decine, se non di un centinaio di milioni di euro, anche dedotti gli oneri e verosimilmente qualcosa da riconoscere al venditore. Qui arriva Masseroli con il suo PGT: e le torri diventano appunto uffici privati.

Immagino che Beni Stabili sia contenta, buon per loro. Peccato per chi ha partecipato al bando offrendo un prezzo appunto come “funzioni pubbliche” e alla fine è stato turlupinato. Peccato che Comune e Regione stavano cercando da anni una nuova sede in zona e non ne abbiano approfittato. Peccato poi che fra Ferrovie e Comune ci sia un accordo per cui le plusvalenze generate dalla varianti urbanistiche dovrebbero finire tutte nel miglioramento del nodo ferroviario: Ferrovie è sempre senza soldi, ma guarda caso qui la plusvalenza per la variante urbanistica se la intasca Beni Stabili.

E non è finita qui: sapete in che modo le torri erano state pagate? Cedendo al costruttore De Mico (non so se ricordate) l’area delle Varesine, allora inedificabile, ma che poi, con un’incredibile sentenza del Consiglio di Stato (vicenda che sarebbe bello che un giorno qualcuno approfondisse) improvvisamente era diventata edificabile, e quanto edificabile! In poche parole, ci guadagnano sempre e solo alcuni soggetti privati, mentre gli enti pubblici ci perdono sempre o sono addirittura conniventi. Ma quello che stupisce di più è che quello che altrove verrebbe considerata se non addirittura una truffa, ma sicuramente uno scandalo, qui viene addirittura presentata come un grande successo!

Si resta senza parole. Ma quello che ci si chiede a questo punto è: ma l’assessore Masseroli, ci è, o ci fa? E l’altra domanda da farsi è: se questi sono i primi esiti del PGT, cosa dobbiamo ancora aspettarci? Non finirà come tanti altri progetti, millantati come la “Milano del futuro” (Santa Giulia o Calchi Taeggi, tanto per fare un esempio) e finiti con i crateri fangosi dei cantieri interrotti e le plusvalenze misteriosamente sparite? E’ questa la “Milano del futuro” che stiamo preparando? Mi sembra che alla fine si torni sempre lì, a un PGT approvato con un atto di forza, probabilmente illegittimo non solo per motivi procedurali, ma anche sostanziali, e del tutto sbilanciato a favore degli interessi immobiliari. Prima si riuscirà a cambiarlo, meglio sarà.

Giuseppe Vasta



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti