7 dicembre 2009
Milano è una città che ha bisogno d’idee internazionali, di pensare in grande, di essere connessa con il mondo e di aprirsi al confronto globale. Il Teatro dal Verme ‘tutto esaurito’ ha stretto in un caloroso abbraccio il filosofo e sociologo francese Edgar Morin, padre del pensiero complesso, protagonista della conversazione sul tema dell’etica nell’ambito della manifestazione ‘Meet the media guru’.*
Sfondo dell’evento le immagini del fotografo Michel Kirch che rappresentano in modo evocativo e suggestivo ‘la complessità’ secondo le teorie del protagonista della serata.
L’etica non ha più una dimensione esclusivamente immediata – ha sottolineato Morin – ma ci impone di pensare alle generazioni future; non possiamo più vivere con l’illusione che l’essere umano sia destinato a conquistare il mondo, anzi dobbiamo essere consapevoli che la corsa alla conquista della biosfera mette in pericolo la vita degli umani.
Anche l’etica ha oggi una dimensione di complessità: accanto ad un aspetto individuale dell’etica – il NOI per NOI, per la nostra dignità – e a un aspetto sociale – il NOI per gli ALTRI, in una relazione non unicamente di diritto, ma anche di dovere, c’è un’etica per TUTTA LA SPECIE UMANA, una comunità di destino arrivata con la globalizzazione, che impone di prendere coscienza che siamo cittadini del Pianeta e che richiede, tra le altre cose, una grande assunzione di responsabilità nel creare il nostro habitat e le nostre città in maniera sempre più etica (www.grandesign.it).
L’impegno etico può farci superare l’aspetto prosaico della vita e puntare a quello poetico, della comunione, della simpatia, dell’amore, del piacere e della gioia: etica in altri termini è fare tutto ciò che si può fare per aiutare gli altri a godere poeticamente della vita. Nel cuore del soggetto non c’è soltanto l’IO, ma anche il NOI: il soggetto ha bisogno del sorriso, dell’abbraccio e della solidarietà degli altri. Ci sono momenti della vita in cui siamo più piegati sull’IO, altri in cui siamo più aperti al NOI: etica è rigenerare solidarietà, sviluppare la comprensione dell’altro, migliorare la relazione umana, alimentare un processo di simpatia che consente di vedere anche il bene che c’è nell’altro.
Nella vita la comprensione umana è fondamentale ed è l’aspetto più importante dell’etica.
Etica è dare la possibilità di vivere poeticamente…
Come rigenerare oggi la solidarietà e la responsabilità in un momento in cui incombe la disintegrazione di tutte le loro forme?
Nel nostro tempo il senso della solidarietà dorme, è assopito, ma lo si può svegliare. Ecco dunque l’appello dell’etica laica di Morin: rigenerare la solidarietà, sviluppare la comprensione umana che appare sottosviluppata, e non soltanto nei confronti del diverso e dello straniero. Siamo infatti di fronte a percorsi di vita contrassegnati da un’incomprensione generalizzata, in famiglia, nella professione, nella politica. L’aspetto più importante dell’etica è dunque insegnare la comprensione umana, migliorare la relazione fra gli uomini, coltivare e far sbocciare la cultura dello scambio e della condivisione: per questo nasce il progetto ‘La voix du’ net’, associazione fondata da Eve Moreau e presieduta da Morin: l’Art pour la Conscience souhaite créer un partenariat planétaire entre les auteurs du monde porteur d’un message pour la planète et permettre que les biens communs soient un engagement universel (http://lavoixdunet.eu). Un invito a creare un sistema di ‘donazione’ della conoscenza a livello globale attraverso l’incontro e l’interscambio tra scienza, filosofia, arte, musica, design e tecnologia nelle reti sempre più performanti del web.
Rita P. Bramante
*http://www.meetthemediaguru.org/index.php/11/edgar-morin-evento-11-novembre-video-dellevento/.
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