15 giugno 2009

ZANZARE, COPERTONI E IMMIGRAZIONE. UNA STORIA MILANESE


Passo tutte le sere sulla tangenziale est di Milano, come solito ingolfata di autovetture e camion. In estate generalmente, sono attratto da sciami di zanzare che stazionano sul Lambro, in zona cascina Gobba e oscurano il già sbiadito cielo di Milano. Queste sono le “nostre” zanzare comuni, quelle contro cui il popolo meneghino lotta senza successo da almeno 2000 anni.

In particolare il comune di Milano segnala la presenza delle seguenti specie:
Anopheles, Culex, Ochlerotatus e Aedes.Se il genere Anopheles incute ai cultori della materia un certo timore perché è il vettore della malaria nelle zone subtropicali, la specie Aedes, non è da meno. E’ la mitica zanzara tigre quella che ti punge anche a mezzogiorno in piazza Duomo! Questa zanzara, tra le altre, ha una particolarità, è di recente importazione. Il tutto è cominciato nel 1990 quando un bastimento ha scaricato a Genova dei copertoni. Incredibile ma vero, delle ruote di camion pieni di larve di zanzare, ma non c’entra Tronchetti Provera, quella è un’altra storia.

L’ultimo quindicennio 1990-2005 ha visto come protagonista della scena climatica italiana l’affermarsi di una forte modifica della variabilità a livello stagionale sia dal punto di vista termometrico che pluviometrico. …L’ingresso in Italia di specie animali e vegetali provenienti da territori extraeuropei, grazie all’intensificazione degli scambi commerciali dovuti al processo di globalizzazione in atto, ha introdotto un ulteriore fattore di squilibrio ambientale. La straordinaria diffusione in ambito urbano di Aedes Albopictus (Skuse), più noto come “Zanzara Tigre”, a partire dalle prime sue segnalazioni (Della Pozza, 1992; Romi, 1995), ha fornito uno degli esempi classici per questo tipo di fenomeni. Il suo comportamento molesto nei confronti dell’uomo, l’attività diurna rispetto ad altre specie di culicidi l’ha fatto rapidamente diventare uno degli oggetti di ricerca più interessanti (Romi, 2001).

http://www.dta.cnr.it/dmdocuments/pubblicazioni/volume_clima_07/AT_06/6-43_vallorani.pdf

Caratteristica generale delle zanzare è la capacità, esclusivamente nelle femmine, di pungere altri animali con il proprio apparato boccale e prelevarne i fluidi vitali, ricchi di proteine necessarie per il completamento della maturazione delle uova. La presenza di diverse specie ematofaghe associate all’Uomo e agli animali domestici e in grado di trasmettere alla vittima microrganismi patogeni, attribuisce ai Culicidi una posizione di primaria importanza sotto l’aspetto medico-sanitario. La zoofagia si manifesta generalmente a spese del sangue di mammiferi, uccelli, rettili e anfibia oppure a spese dell’emolinfa di altri artropodi. In generale il rapporto trofico fra zanzare e ospite è di tipo preferenziale, ma non esiste una specializzazione biologica obbligata.

Il meccanismo di attrazione della specie umana nei confronti delle zanzare è alquanto complesso ed è tuttora oggetto di studio. L’acido lattico prodotto dall’attività muscolare richiama le zanzare, così come azione attrattiva accessoria è svolta da sostanze volatili presenti nel sudore e nel sebo. È stato inoltre riscontrato che le zanzare rilasciano, sull’ospite, feromoni … in altri termini, le femmine marcano l’ospite che hanno aggredito lasciando sostanze attrattive che attirano altre femmine. Sul meccanismo di attrazione, interferiscono infine la temperatura della pelle e i moti convettivi dell’aria calda, verso l’alto, emessa dalla respirazione. Infine hanno una funzione accessoria altri stimoli, di natura visiva, come il colore della pelle. (Wikipedia)

E’ probabile, ma non ovvio, che le nostre zanzare tenderanno ad attaccare un soggetto che abbia mangiato polenta taragna e stracotto d’asino, il tutto innaffiato da vino della Valtellina e che madido di sudore stia sonnecchiando sulla sedia nel giardino.

La zanzara tigre è considerata ottimo vettore di virus e per questo oggetto di numerosi studi di laboratorio. Nei paesi d’origine è implicata nella diffusione di diverse malattie fra le quali la più nota è il Dengue (conosciuta anche come febbre spacca ossa). E’ stato evidenziato inoltre che Ae.albopictus è in grado di trasmettere arbovirosi (virus trasmessi da artropodi) indigene quali il La Cross in America e la Febbre Gialla in Africa e in Sud America. http://www.entom.unibo.it/nuova_pa2.htm

La zanzara tigre prospera negli ambienti urbani. È una zanzara molto aggressiva nei confronti dell’uomo; punge di giorno e all’aperto, creando notevoli disagi alla popolazione. La sua puntura può provocare ponfi dolorosi e persistenti in soggetti particolarmente sensibili (specialmente bambini e anziani); un elevato numero di punture può indurre reazioni allergiche localizzate. L’eccezionale capacità diffusiva di Ae. albopictus è dovuta al trasporto passivo delle sue uova. Queste, come tutte le uova del genere Aedes, sono dotate di una struttura particolare che permette loro di resistere al disseccamento e quindi di ritardare la schiusa anche di parecchi mesi. Durante il periodo estivo, quello più favorevole allo sviluppo, gran parte delle uova deposte schiudono appena sommerse dall’acqua.

http://www.agac.it/database/agac/agac.nsf/b4604a8b566ce010c125684d00471e00/d75685053c30e963c1256d21002d62d0?OpenDocument

All’epoca della prima introduzione a mezzo copertoni di camion della zanzara tigre, in Italia era in vigore la legge Martelli sull’immigrazione: LEGGE 28 febbraio 1990 n. 39

Ragionando per assurdo, le zanzare sono entrate clandestinamente in Italia, sui barconi tanto cari a certa politica, sono prive dei necessari mezzi di sussistenza, ci succhiano letteralmente il sangue. Ben peggio di quegli extracomunitari che vanno a lavorare a nero in campagna o in fonderia.

L’ironia del destino travalica leggi e confini politici che nulla possono di fronte ai fenomeni migratori.Che si tratti di zanzare o umani, nulla riesce a fermare il moto. Questa zanzara porta le malattie e le inocula nell’organismo, introducendo nell’apparato circolatorio umano i virus, ciò è quanto di più devastante ci possa essere sia da un punto di vista sanitario ma anche culturale. Questa è una beffarda risposta della natura a chi tende a erigere barriere invece che a gestire la situazione in maniera intelligente consentendo di dare un futuro a chi migra senza danneggiare gli indigeni. Uova di zanzara tigre trasportate nei copertoni sono figlie di zanzare che magari hanno succhiato sangue di neri, forse mussulmani. Mi verrebbe da dire questa è l’invasione! All’armi, all’armi !

Nella guerra dei mondi di Steven Spielberg, film del recente passato, gli alieni sono appunto sconfitti perché risucchiando il sangue degli umani assumono anche i virus che non avevano previsto di trovare. S’indeboliscono e sono sconfitti.

Nel nostro specifico il rischio è uscirne sia con le ossa rotte fisicamente con il Dengue (la febbre spacca ossa) sia di essere travolti dall’ondata migratoria visto come la stiamo gestendo, non nel giusto modo.

Riccardo Lo Schiavo



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